lunedì 5 dicembre 2011

Frammento X




Sperare è sbagliato.
Ineluttabilmente sbagliato. Relego la speranza nel girone degli ignavi, dei pigri, degli svogliati, di quelli che preferiscono bere pessimo Campari con le olive verdi al bar all'angolo, mentre noi, tutti noi, indaghiamo gli scaffali raffermi cenciosi e polverosi di questo sex shop -scambio alla pari con la fauna della limitrofa sala corse, non molto distante dalla rotatoria e dalle fermate dei taxi, gente che fuma sigari, sigarette, persino pipe, ed hashish e surrogati emozionalmente complessi di psicotropia romana, col pallino fisso di scovare la nefandezza hard e il cavallo vincente.
Piazzati.
Vincenti.
Base.
Epifanie di fantini, scommesse e biografie fangose, usura, giri preoccupanti, spaccio compulsivo, il Ramadan degli zingari, Ringo, Django, perchè la televisione ex-jugoslava trasmetteva questi film e le madri incestuose si figuravano l'esotismo intrinseco e pensavano di far cosa antropologicamente gradita nel battezzare, e battezzare faccio per dire, i figli con questi nomi del cazzo, fumettistici, iperbolici. tanto sarebbero poi tutti finiti ai correzionali e nei lager di Stato, ma senza spirito di rivalsa anarchica, perchè gli zingari, scordiamoci le utopie di nomadismo e derive libertarie, sono i peggiori borghesi, arraffano, accumulano, roba che a Marx sarebbe cascata la barba pelo a pelo, con quel furioso rimestaggio riassemblaggio riciclaggio e ricettatorio trasporto di meccanizzazione del furto, no niente robin hood del cazzo ma solo status da barboni divinizzati, eliogabali da integrare socialmente coi fondi della Comunità Europea.
E così eccoli i dipinti della post-modernità, il raffinato giurista, il cassazionista, il direttore di banca, il dirigente pubblico a far comunella con lo zingaro di Grotte Celoni, con il depresso sotto barbiturici e qualche tentativo di suicidio alle spalle, frammenti di vite radicalmente opposte tutti a convergere qui, con le mani in pasta, tra porno dozzinale e scommesse equine, pardon ippiche.
Nel mezzo, tra i giardinetti e un ristorante e una sauna, sagaci pompini e qualche toccamento furtivo ma niente scopate non sia mai doversi spogliare più del consentito dal concetto di atti osceni in pubblico, o di atti contrari la pubblica decenza, e questi giuristi spompinati da bocche nomadi avrebbero saputo impartire alle pattuglie intervenute una benedizione leziosa di diritto penale e di conoscenze potenti - ed allora, su via che vi costa rivedere i punti salienti della relazione di servizio, solo perchè il mio cazzo oibò è finito sparato nella bocca colma di pustole e male parole di uno zingaro.
Tutti sperano, vedo.
Chi di trovare quel video porno con la merda a picco su bocche di candide vergini, tanto ricercato come scatologico Graal.
Chi di azzeccare la tris e fargliela vedere agli altri scommettitori, dopo una vita di inculate e frustrazioni.
Chi di convincere l'ispettore capo che un cazzo può davvero svolacchiare nella mano masturbatoria di un extracomunitario di poche pretese, da portare, lui sì, al fotosegnalamento, ed anzi portatecelo subito per non incorrere in conseguenze omissive di atti di ufficio, ma portateci solo lui giacchè il cazzo giuridico ha tutto in regola, persino la patente per poter fruire autonomamente di ora d'aria fuori dalla patta, all'insaputa del proprietario, e poi su il proprietario ha leggi e commi da interpolare con fiumi catramosi di dottrina, davvero potete pensare abbia voglia o anche solo il tempo di confondersi con questa plebe, con questa suburra.
Eh, me lo chiedo anche io.
Prima come cliente.
E poi come letargico ex commesso di quel sex shop, ad oggi non più esistente, ma per decenni punto di ritrovo di gusti pesanti e pervertiti sui generis. Satana dovrebbe proteggerci tutti, ma dobbiamo accontentarci dello zingaro Sartana, in fuga da Novi Sad e con alito pestilenziale, non bello come Gianni Garko che Sartana fu veramente. Sartana lo zingaro trotta e giocherella con i clienti, li aspetta al varco, e certe volte è così molesto che, nel mio frangente da commesso, devo andare a pigliarlo metaforicamente per la collottola e dirgli che se vuole rimorchiarsi laidi avvocati e altrettanto laidi banchieri dalla patta facile dovrebbe evitare una incriminazione al titolare del negozio per favoreggiamento della prostituzione. I cazzi non ci mancano, e intendo quelli metaforici - conteggi della Finanza, controlli dell'amministrativa poliziesca, il titolare è stufo, i suoi clienti pagano tanto ma sono i peggiori.
Relativamente potenti ma incontentabili.
Hai appena finito di sudare e di sbrigliare le fatiche erculee per rimediare un sadomaso russo, che già se ne escono col porno pieno di handicappati e per quanto io possa convenire che lo schiaffo in faccia al politicamente corretto è sempre un bene, mi rendo anche conto che:
a) La sottigliezza dell'ontologia rivoluzionaria non appartiene loro
b) Capriccetti simili oltre alla revoca della licenza, porterebbero TUTTI noi, dal titolare all'ultimo stronzo dei commessi, i.e. IO, a dover rispondere di alcuni specifici capi di imputazione, dei più umilianti, che per dire hai ammazzato trenta persone o sei Erika De Nardo il tuo debito lo paghi e ricevi le lettere di trionfo e il finalismo rieducativo della pena, ma appunto i mongoloidi che giocano con pistolini di consimili o di normali non vanno per la maggiore nel generale contesto del finalismo rieducativo
c) Per quanto io sia un evidente rincoglionito, andare in giro per assecondare questa ennesima richiesta mi aprirebbe davanti un poco piacevole orizzonte di incontri con :
sub-a) spacciatori emofiliaci paranoidi coi denti ingialliti e puzza di fogna al posto dell'alito
sub-b) infiltrati facenti funzioni di pedofili, e persino i pedofili ti schifano a dire di mongoloidi scoperecci "ma che sei scemo" e via discorrendo di moralismo
sub-c) fare tardi la notte, io che vado a dormire presto, perchè solo la notte escono i vampiri del porno estremo, assieme ai marchettari e ai preti, tre categorie credetemi che vanno a braccetto nel nome di Gesù, perchè Satana è una persona seria e marcia al mio fianco.
Tutto questo per dire che se loro sperano che io vada in giro a fare certe domande, bè possono scordarselo. Pensassero a farsi fare un pompino o una sega, piuttosto rapida e certo insoddisfacente, dallo zingaro Sartana. A prezzi modici, più modici credo di una speranza destinata a rimanere pia illusione.

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