mercoledì 7 dicembre 2011

I sogni muoiono in Via dell'Archeologia





Torre Angela non è Ciudad Juarez, purtroppo.
Meno sabbia, anzi percentuale quantitativamente prossima allo zero, casette povere ma dignitose, semplicemente tra loro scoordinate in un impeto di individualismo edilizio post-abusivo regolarizzato nel corso degli anni dalla strutturale ignavia degli uffici preposti, meno croci nel deserto soprattutto perchè non c'è il deserto e le sparute croci sono altarini votivi issati accanto allo scarno guard-rail e ai pali della luce (ovviamente quando ce ne sono), memorie stocastiche di ragazzini frantumati sui motorini cadaveri falciati da camion in retromarcia pozze di sangue merda e cervelletto triangolato attraversamenti pedonali carenti anzi assenti, trafiletto compiaciuto di cronaca nera e cronaca vera senza una Ilaria Cavo della suburra pasoliniana di questa Roma sconosciuta persino ai Romani, e qui sentirete una Samarcanda di lingue straniere improbabili ed esotici dialetti moldavi e calmucchi e ragazzini che quando non si frantumano contro autovetture condotte da sbronzi giocano a calcio sul selciato tirando delle mine vaganti contro il lunotto posteriore delle auto in sosta, e capita che le auto in sosta siano dei Casamonica o dei Maisto o dei Casalesi e allora i danni vengono ripagati con qualche amorevole scoppio di pistola, vendette fugaci e funamboliche incuneate nel significato mancante di questo quartiere di merda.
Le frasche e le fratte ripostiglio di trans sudamericani tossicodipendenti, schizofrenici e dalle palle sudate, variamente malati di AIDS, pullulano di topi, cimici e blatte, processioni silenziose di stronzi di cane impiastricciati sotto il cielo azzurro di un dicembre estivo - col caldo a punteggiare di scintillante sudore i nostri incubi, di noi che miriamo alle bottiglie di vino, vuote of course, gli spari echeggiano inghiottiti dall'oceano di camion e di motorini che scemano lungo Via di Tor Bella Monaca, è tutto un gorgogliante porca madonna inciso sulla fronte del Cristo transessuale, una trans ci guarda sorridendo, si sta pulendo il culo incrostato di sperma ed escrementi, ci chiede se può sparare pure lui/lei, avrei dovuto metterci un asterisco per fare contente le femministe succhiacazzi e i transgender rotti in culo, literally, noi dineghiamo sorridendo come sorriderebbe Mengele in gita a casa di Svoray, getta via il fazzoletto kleenex rossiccio di culo macaco e impreca un hijos de puta che fa, un pochino almeno, Ciudad Juarez ma senza snuff movies, senza bimboletti angeli che vagano nella notte per spaventare i sediziosi e superstiziosi carnefici, ma qui siamo a Torre Angela, in un lembo di terra frequentato solo da individui senza passato e con molto poco futuro davanti, via-vai carcerario, furgoni portavalori che confabulano improbabili rapine e favoreggiamenti personali e reali in tempi di crisi economica, basisti e camionisti e sfruttatori e puttane che vorrebbero un futuro e lo chiedono in garanzia assieme ad un cazzo albanese dipanato lungo il culo.
Nessuno mi vuole bene, cincischia e gorgoglia il mio compare di sventura ed io smanetto col cane della pistola mirando ai cani quelli veri ma non sparo perchè li vedo a forma di bottiglia ed ho rispetto per le bottiglie; la violenza contro gli animali è insensata perchè manca sempre l'extrabonus dello strazio dei parenti. A Ciudad Juarez lo sanno; i cani li massacrano per mero necessario esercizio di tecnica survivalist, ma poi nei fatti quando decidono di passare alle cose serie prendono queste donne salariate, socialmente miserabili e le fottono e torturano senza sosta.
Senza tregua.
Come meritano tutte le donne. Di Ciudad Juarez e di Torre Angela. Proponiamo un gemellaggio, dico, ma lui il mio compare illanguidito dallo spleen post-cocaina continua col volersi bene e con le chimere impossibili, ed irredimibili, di un futuro familiare che in tutta evidenza gli è negato dal suo essere un misantropo misogino gravemente disfunzionale con momenti interrati di malinconia. Fanno presa sulle donne queste cose, ma se le picchi, le donne intendo, ottieni maggiore successo - un occhio pesto vale più di dieci gioielli.
Mi chiede, hanno trovato qualche cadavere in questi paraggi ?
Scrollo la testa, non so dire precisamente di cadaveri con una personalità, gli unici che davvero mi interessino, avranno trovato e riesumato i soliti tossici con buco al braccio e laccio emostatico e limone, dio cristo ancora stiamo col limone pur vivendo nell'epoca di Strange Days e dell'Ice e della ketamina e delle bombe smozzicate nei rave, qualche puttana di poco conto carne frollata per ragion di Stato.
Se prendi come un ipotetico confine Via di Tor Bella Monaca, i quartieri di merda dell'intero quadrante si guardano in cagnesco, in un inflessibile florilegio di battaglia concettuale e storica, da un lato attacchi geografici di vie con nomi di paesi del cazzo, tipo Alberobello e Cisternino e di fronte un epos mitologico di achei e troiani redivivi con l'Iliade e l'Eneide cantate dai peli sul buco del culo di un camionista bulgaro, alle prese con i pompini sudamericani, resi unti e fritti dall'amuchina e dall'AIDS.
Fa caldo. Bevo acqua. E bevo birra. Ho la fronte imperlata di stille di sudore, potrei persino essere felice se ne avessi un qualche motivo contingente, vorrei farmi una sega ma continuo a sparare, e sono arcisicuro che uno psichiatra saprà imbastirmi un nesso relazionale tra le due cose.
Mi rompo il cazzo facilmente.
Mi distraggo. Mi disturbo. Perdo tempo, e cincischio.
Potrei morire, se me ne rimane il tempo. Ma prima ho da visitare Ciudad Juarez.


1 commento:

  1. chiunque tu sia, sei un idiota. Dovresti vergognarti, invece ti compiaci mentre affoghi nella tua merda. Patetico...

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